Capitano del futuro? Un elogio di Alessandro Mastalli
Qualche settimana fa abbiamo detto "a presto" ai ragazzi della Primavera. E adesso è l'ora di conoscere da vicino il nuovo leader del nostro Settore Giovanile, colui che dalla prossima stagione giocherà, appunto, nella Primavera, guadagnandosi, con molte probabilità, la fascia di capitano.
Vi presento l'attuale capitano degli Allievi Nazionali il quale promette di diventarlo, un giorno, anche nella Prima squadra: Alessandro Mastalli.
Il Settore giovanile del Milan conta ben 10 formazioni, e tutte le dieci, tranne una, non avevano avuto, nel corso della stagione appena passata, un capitano fisso. I Giovanissimi Nazionali stanno per cambiarlo, mentre nella Primavera la fascia veniva assegnata ora a Filippo Lora, ora a Simone Andrea Ganz. E anche nella Prima squadra, rimanendo spesso in panchina Massimo Ambrosini, la mitica fascia cambiava troppo spesso il portatore, arrivando addirittura a Boateng.
Eppure una bella eccezione c'è, e sto parlando degli Allievi Nazionali di Pippo Inzaghi, dove il capitano Alessandro Mastalli non viene mai messo in dubbio. Lui è un leader eccezionale e non è possibile immaginare una partita in cui non parta titolare. È proprio lui il cardine e il cuore della squadra. E non va dimenticato che non sono soltanto i suoi compagni di squadra a provare nei suoi confronti una stima infinita, ma anche il mitico Filippo Inzaghi.
Ma andiamo con ordine e iniziamo da capo.
Figlio d'arte, Alessandro Mastalli è nato il 7 febbraio 1996 a Bologna.
Suo padre è Ennio Mastalli, un noto ex-calciatore. Ennio iniziò la sua carriera nel Bologna alla metà degli anni '70 e la terminò nei primi anni '90. La lista dei club nei quali giocò comprende il Catania, il Varese (con cui fu promosso in Serie A), il Lecce e alcuni altri. Quando Giuseppe Farina era il presidente del Milan, Ennio avrebbe potuto indossare la maglia rossonera, ma l'affare, sebbene tutti i dettagli fossero stati concordati, in quei tempi torbidi non era destinato a concludersi. Così Ennio Mastalli, tifoso rossonero fin da bambino, non vide realizzarsi il proprio sogno. In compenso, ha educato in maniera giusta i due figli, entrambi tifosi sanguigni del Milan. Il minore, inoltre, ha seguito le orme del padre, facendo il calciatore.
Il papà Ennio (a sinistra) e il figlio Alessandro Mastalli.
La famiglia Mastalli approda a Castelfranco Emilia, nella provincia di Modena, ed è proprio qui che all'età di cinque anni Mastalli jr fa i primi passi nel calcio. Abbastanza presto il promettente centrocampista viene notato dagli scout dei più importanti club della regione, il Modena e il Bologna. Il ragazzo, tenendo presente la carriera del padre, sceglie il Bologna.
Nel Bologna Alessandro trascorse quattro anni. Fino al giorno in cui la sorte volle che la sua squadra giocasse, nelle eliminatorie (1/16 di finale) del Campionato Giovanissimi Nazionali, contro il terrificante Milan. Va detto che non si trattava di un Milan qualsiasi: era la squadra di Bryan Cristante e Andrea Petagna. Ma Alessandro non si scompose e riuscì ad impressionare gli scout rossoneri, i quali lo avevano visionato alcune volte, ma quel giorno si convinsero definitivamente, e solo due mesi dopo, cioè dalla stagione 2010-11 Alessandro indossò la maglia rossonera.
La prima stagione rossonera fu segnata per Alessandro da eventi memorabili come il portare per la prima volta la fascia di capitano e l'aver vinto il trofeo Scirea ( uno dei più importanti tornei per la categoria). In più vinse il premio come miglior giocatore del Torneo, premiato da Paolo Maldini in persona.
Il miglior giocatore del Torneo Gaetano Scirea 2010-11: Alessandro Mastalli. Due Capitani. (Grazie per la foto esclusiva a famiglia Mastalli)
La seconda stagione rossonera iniziò per Ale con gli Allievi Nazionali, con il tecnico Omar Danesi in panchina. Nonostante fosse entrato a far parte di un gruppo si ragazzi più grandi di lui, ci si inserì benissimo: nelle prime sei gare segnò tre volte.
La stagione 2012-13 è iniziata, per Mastalli e la sua squadra, con un nuovo allenatore in panchina: il grande Filippo Inzaghi, simbolo rossonero, appena terminata la carriera di giocatore, esordiva nei nuovi panni.
All'inizio della stagione Superpippo ha voluto che tutti i suoi ragazzi votassero per decidere a chi assegnare la fascia di capitano. I risultati sono stati straordinari: 24 su 25 hanno optato per Mastalli. Quel venticinquesimo voto mancato era, appunto, di Ale che modestamente non ha optato per se stesso.
Solo dopo due stagioni in maglia rossonera tutti erano ai piedi di Alessandro Mastalli. Inzaghi ha paragonato il suo carisma a quello di Maldini. Entrambi sono straordinariamente amati dal pubblico. E pensare che Pippo tende a lodare sempre tutti i suoi giocatori, la squadra in generale, senza esaltare i singoli. Ma per Alessandro fa una meritata eccezione. E questa stima del grande Superpippo nei confronti di Mastalli si avverte anche nel ruolo che gli assegna sul campo.
Detto questo, vediamo chi è Alessandro Mastalli.
Ruolo: centrocampista (mezzala destra)
Età: 17 anni
Altezza: 175 cm
Peso: 75 kg
Numero maglia: 8
Piede: destro
Alessandro è un classico centrocampista. Non esageriamo se diciamo che è il cardine di tutto il centrocampo degli Allievi Nazionali. Come, del resto, di tutta la squadra. Si possono alternare i difensori, gli attaccanti, ma, tolto Alessandro, la formazione rimarrà letteralmente senza la spina dorsale e si sfascerà. Non è un caso che il suo cognome comprenda la parola "mastro". Il più forte, il più esperto. Il maggiore.
Avendo giocato agli albori della carriera davanti alla difesa, a mano a mano Alessandro fu spostato più vicino all'attacco. Nello schema con 3 centrocampisti attualmente praticato da tutte le formazioni del Milan, il suo ruolo è quello di mezzala destra. Non è un classico regista anche se è bravissimo nel controllo palla e nel gestire il gioco della squadra. Ma, attualmente, i suoi talenti vengono sfruttati con una maggiore utilità alla squadra. Suonerà strano, ma è più facile trovare un buon regista che un giocatore come Mastalli.
E allora, quali funzioni svolge Ale sul campo?
Immaginate un pezzo universale che completa tranquillamente e perfettamente qualsiasi puzzle. Un jolly sempre pronto a rinforzarvi. Cioè, il mezzala che in teoria deve occupare solo la parte destra del centrocampo, in realtà lo cavalca tutto. Inzaghi è bravo a sfruttare la velocità di Alessandro, la sua sorprendente operosità e il suo fiato. In tutti gli ottanta minuti (le partite delle giovanili, secondo l'ordinamento, sono di dieci minuti più brevi di quelle delle prime squadre) il nostro capitano non stacca mai la spina, essendo sempre in movimento. Dà una mano nel recupero, è sempre tra i primi nella fase offensiva, superando, a volte, anche gli attaccanti. In fondo, Flippo Inzaghi gli dà il via libera, permettendogli di essere una sorta di centrocampista svincolato. Si rende conto che Alessandro ha la testa sulle spalle, il che lo aiuta a fare tutto nel migliore dei modi. Lui è lucido e intelligente, e ciò vale davvero molto.
Il trofeo conquistato da Alessandro Mastalli come capitano del Milan nel 2013: Trofeo Rieti.
Alessandro ha un bel tiro forte, sia col destro, sia col meno abituale sinistro. Inzaghi pretende (proprio così, pretende, secondo quanto racconta lo stesso Mastalli) che il capitano segni molto. Perché sì che lo sa fare. Di gol in questa stagione ne ha fatti solo sei, ma ciò nonostante è il terzo nella classifica dei bomber della propria squadra, dopo gli attaccanti puri Yusupha Yaffa e Michael Fabbro.
Può anche vantare un numero cospicuo di assist, essendo abile nei passaggi.
Video: una raccolta di tiri in porta di Alessandro Mastalli. Badate bene: nonostante sia più abituato a tirare col destro, lo fa altrettanto bene col sinistro.
La velocità, ereditata dal padre, si nota non solo sulla sua corsa ma anche nel pensare la giocata successiva, spesso e volentieri gioca di prima accelerando il tempo di gioco e facendo si che i compagni si trovino in condizioni ottimali per concludere a rete o di proseguire un'azione pericolosa. A volte l'idea della giocata è talmente veloce che il compagno fatica a capirlo.
Video: una raccolta di passaggi di Mastalli ai partner diversi scelti in modo che voi abbiate un'idea di come interagisce con i compagni. Non rappresenta i passaggi migliori. Il momento finale è accentuato in modo da far vedere Alessandro congratularsi con Luca Vido dopo il gol. Tenete presente che in questa maniera il capitano si congratula con ogni autore di gol.
Un altro vantaggio di Mastalli è il pressing totale. Totale nel senso letterale. Non gli sfugge quasi nessuno degli avversari. Se non ce la fa a recuperare la palla, costringe l'avversario a sbagliare. Se quest'ultimo resiste e non sbaglia, gli giocherà sui nervi fino a provocargli un tic. Come se fosse una sanguisuga che resiste nonostante tutto. Lo persegue per 80 minuti, su tutto il campo, senza tirare fiato, senza sosta.
Video: doppia scivolata di Alessandro Mastalli contro la Juve. Badate alla sua posizione iniziale: fuori dell'area centrale, a sinistra. In pochi secondi si accelera verso la fascia opposta e fa due impeccabili scivolate una dopo l'altra, recuperando così la palla.
E così siamo passati ad un altro vantaggio di Mastalli, incredibile, vista l'età. La stabilità. Non si appanna, né nel corso di una singola partita, né durante tutta la stagione. È un titolare indiscutibile. Ha giocato più di tutti i compagni nel corso della stagione passata. Non viene quasi mai sostituito durante la partita.
Vorrei certamente dire che Mastalli non ha difetti, ma sarebbe poco giusto. Chi non he ha?
I suoi passaggi, ad esempio, non sempre sono comodissimi per i compagni. Non gli mette la palla esattamente sul piede, ma questo è ancora da migliorare. Ad ostacolarlo, a volte, è il suo non essere abbastanza alto, altre volte - il non saper sfruttare l'innata bravura di saltatore. Sono tutte cose migliorabili.
Il Capitano Mastalli è meticoloso. Ammette lui stesso che le sconfitte lo fanno impazzire, ma sul campo questo atteggiamento non si avverte mai. Non possiamo dire che sia imperturbabile. Anzi, lo irritano molto gli errori degli arbitri con cui a volte si mette a discutere, ma lo fa in modo molto corretto.
Non va dimenticata la sua leadership sul campo. È quasi sempre il primo ad esultare insieme a chi ha segnato. Lo fa sempre, a prescindere dal numero di reti. Trova sempre un momento, sia durante l'intervallo, sia durante la partita, per consolare un compagno a cui il gioco va storto, suggerirgli qualcosa, semplicemente abbracciarlo. Ed i compagni letteralmente si sciolgono a ricevere queste attenzioni. Fa un certo effetto vedere qualche giocatore più alto di una testa affondare fiduciosamente il viso nell'ascella del capitano, mentre Alessandro gli da una manata sulla spalla sussurandogli qualche consiglio all'orecchio. Il suo carisma è veramente unico e la squadra lo adora.
I riti di Alessandro Mastalli. A sinistra: un rito di sempre con il fisiatra Roberto Boerci. A destra: Mastalli bacia l'emblema dopo aver segnato.
Alessandro, come molti calciatori, ha delle scaramanzie (anche se non gli va molto di parlarne) e dei riti. Prima della partita lui e il famoso fisiatra del Milan Roberto Boerci si mettono l'uno di fronte all'altro e appoggiano le fronti. Di che cosa stiano parlando in quel momento è un vero e proprio segreto. Alessandro preferisce non dirlo a nessuno. A proposito, lo stesso rito lo ripete con i compagni di squadra esultando dopo le loro reti. Per le proprie reti, invece, ne ha un altro: dopo ogni gol, infatti, bacia alcune volte l'emblema sul proprio petto. È veramente molto legato a questa maglia e per essa combatterà fino alla fine.
Video: neanche questa è la raccolta completa dei gol di Alessandro. Sono inclusi solo quelli reperibili in rete.
La scorsa primavera Aldo Dolcetti, allora il tecnico della Primavera, in una intervista ha esaltato non solo i propri giocatori, ma anche Mastalli, come una promessa per la Prima squadra. A partire dalla prossima stagione, Ale giocherà nella Primavera dove passerà insieme al suo prediletto tecnico Pippo Inzaghi. E se tutto va bene, credo che indosserà la fascia di capitano quando la sua squadra scenderà sul campo nella Champions League per le giovanili. Conoscendo poi Massimiliano Allegri e la sua disposizione verso i giovani giocatori, si può aspettare, il prossimo anno, che Mastalli esordisca anche nella prima squadra. Come lo hanno già fatto Bryan Cristante e Andrea Petagna.
Chi scrive non ha mai negato di amare Alessandro Mastalli più di ogni altro giocatore delle giovanili. Dopo che Bryan Cristante è entrato nella prima squadra, Mastalli è rimasto l'unico beniamino della sottoscritta. Vi chiederete, perché proprio lui? Il nostro vivaio ha moltissimi ragazzi promettenti che amano il club altrettanto forte. Ma, dopo l'addio al calcio di Paolo Maldini, mi sembrava che l'epoca dei capitani modello come lui fosse passata per sempre. E il fatto mi rattristava molto. Alessandro Mastalli è ancora giovanissimo. Ma già alla sua età ha delle qualità che inducono me, tifosa milanista molto prima della nascità di Alessandro, a chiamarlo "Il mio Capitano". Esattamente come avevo fatto con Paolo Maldini, cioè con un misto di adorazione e ammirazione. Credo che un giorno sarà anche il Vostro Capitano.
E per finire vi propongo una brillante intervista di Alessandro Mastalli a "La Tribu del Calcio", in cui parla di sé e di suo padre.
"Solo chi crede in se stesso può continuare a crescere" © Alessandro Mastalli.
Lui crede in se stesso. E tutti quelli che lo conoscono credono in lui.
Julia Churilova / @Allora_ in esclusiva per www.acmilanfan.ru / @ACMilanfan_ru
traduzione di Daria Sozykina aka giove
L'autrice ringrazia Francesco Battaglia/ @MilanNext, Alessandro Mastalli / @Mastalli8 e tutta la famiglia Mastalli.
Un particolare ringraziamento va al fratello maggiore di Alessandro, Christian Mastalli, per la pazienza e tantissime risposte a tantissime domande.
Foto (quasi tutte): foto reporter personale di Alessandro Mastalli e il miglior fotografo sportivo Christian Mastalli / @CMastalli
Sono stati usati alcuni frammenti del documentario "The Future".
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